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L’utilizzo del Bite si rende necessario per evitare un problema o per risolverlo. Nel primo caso, un esempio può essere quello utilizzato dagli sportivi il quale scopo è ridurre il rischio di traumi del cavo orale in caso d’impatto. Nel secondo caso invece, quando si soffre di bruxismo dove vi è la tendenza a digrignare o serrare i denti durante il sonno o di giorno, dobbiamo ricorrere a un altro tipo di Bite. Poiché il bruxismo è causa di molteplici disturbi, (cefalee, spossatezza, vertigini, acufeni, dolori al collo, alla spalla, postura scorretta problemi all’articolazione temporo-mandibolare, fratture dentali, usura dei denti e compromissione dello smalto dentale), l’utilizzo del Bite aiuterà a ridurre o a eliminare queste problematiche favorendo il rilassamento mandibolare fungendo da cuscinetto, proteggendo così l’articolazione mandibolare. Tra le produzioni in laboratorio abbiamo il Bite rigido realizzato con polimerizzazione a caldo in resina acrilica trasparente.

Deve essere realizzato in modo da creare il minimo ingombro, con bordi arrotondati e superfici levigate per non irritare le mucose. Ovviamente non deve mancare di stabilità e una volta inserito non deve essere basculante.

A tal proposito può avere uno strato interno più soffice, più elastico o disporre di ganci solitamente a palla o lanceolati. Altro aspetto importante la facilità di inserimento e rimozione. Nel laboratorio dovranno essere rimossi tutti i sottosquadri che potrebbero rendere difficoltosa l’inserzione, nonché dovrà avere una buona regolazione del sistema di ritenzione per permetterne una facile rimozione.

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